Luca Travaglini, CEO della fattoria verticale italiana Planet Farms, è la Italian Tech Person of the Year 2021, ossia la persona che quest’anno ha utilizzato la tecnologia nel modo migliore per creare un impatto positivo sulla società.
Il premio, ideato dalla piattaforma 2031, raccoglie il testimone del Premio Gaetano Marzotto (2010-2020) ed è uno dei riconoscimenti per l’innovazione più importante in Italia nonché fra i più rilevanti a livello internazionale. La piattaforma è composta da 44 Premi complessivi, suddivisi in due bandi, che permette – attraverso una singola application – di concorrere contemporaneamente a più premi.
Cos’è una fattoria verticale e come funziona
Il premio a Luca Travaglini offre l’opportunità di dedicare alcune righe alla fattoria verticale, un tipo di agricoltura urbana ideata da Dickson Despommier, docente USA della Columbia University di New York: il concetto di vertical farming, infatti, è frutto di un approccio scientifico orientato da una importante ispirazione sociale. Il suo funzionamento è possibile grazie all’utilizzo del sistema di coltivazione idroponica, un antico metodo di coltivazione che avviene fuori dal suolo, quindi senza terra e grazie all’acqua addizionata di sostanze nutritive che consentono alle piante di crescere. Oltre all’acqua, la coltivazione idroponica necessita di un substrato appropriato e un sistema di illuminazione a led che ricrei in qualche modo la luce solare.
Vantaggi della fattoria verticale
Il sistema alla base della fattoria verticale consente:
- un minore consumo di suolo (-90% di superficie rispetto all’agricoltura tradizionale);
- nessun utilizzo di pesticidi;
- enorme risparmio di acqua (-98% rispetto ai sistemi agricoli tradizionali);
- vera produzione a km 0;
- migliori condizioni di lavoro per chi vi lavora;
- prodotti stagionali disponibili tutto l’anno;
- nessuna dipendenza dalle condizioni meteo.
Questo tipo di coltivazione è realizzabile grazie a tecnologie innovative come l’intelligenza artificiale: ogni fase del processo di produzione, infatti, si svolge in modo automatizzato, con l’impiego della blockchain per garantire la tracciabilità del prodotto.